Inizia a fare più caldo, c’è una bella luce del sole anche fino all’ora di cena, il profumo della Primavera nell’aria. Insieme, ci viene la classica voglia di riprendere o iniziare un po’ di sana attività sportiva: è un classico. Spesso però organizzandola all’improvviso, magari dopo un lungo inverno sedentario. Come è successo a Carmela.

Carmela è una signora di 62 anni. Lavora come impiegata e trascorre buona parte della sua giornata seduta. “Ma perché non ce la faccio. Aspetto una pensione che non arriva, sono stanca”, si racconta. Si presenta in studio perché da circa un mese avverte un forte dolore nel retro ginocchio sinistro. Ha fatto lastra e risonanza magnetica, ha fatto infiltrazioni, ma niente. Il dolore è sempre lì. Sta prendendo farmaci “perché altrimenti non sarei riuscita neppure a venire qui” mi confida.

Inizio facendomi raccontare la sua giornata: Carmela si sveglia cinque mattine se sette, prende l’ascensore, sale in macchina, lavora alla sua postazione fino all’ora di pranzo, per poi continuare fino al pomeriggio a lavorare. Poi sale in macchina e “arrivata a casa mi butto sul divano, ma davvero sono molto stanca”. Il dolore al ginocchio quindi? È comparso circa un mese fa, Carmela sospetta a seguito di un movimento improvviso: “Stavo per cadere per strada, forse tutto è partito da lì”. 

Avevo iniziato due mesi fa a camminare con mia figlia. Mi dice sempre che sto ferma, che devo mangiare di meno, che devo muovermi. Avevamo iniziato a fare una camminata al parco vicino casa” spiega Carmela. Il fatto di un movimento – seppur non estremo – improvviso può causare un’alterazione di muscoli o viscere che non sono preparati, sopratutto dopo mesi di rigidità per il freddo e inattività.

Iniziamo la seduta partendo dal ginocchio: questo mi permette di controllare eventuali infiammazioni o la qualità dei tessuti. Ma molto spesso il male al ginocchio è un campanello di dolore che richiama altri distretti del corpo. Come il piede o la colonna vertebrale. Nel caso di Carmela avverto una forte tensione all’altezza del bacino. Ecco il nocciolo del nostro problema.

Con l’osteopatia biodinamica sarebbe impossibile infatti pensare di risolvere un problema solo là dove avvertiamo il fastidio o il dolore: occorre considerare l’organismo nel suo insieme. Inizio quindi un riequilibrio del bacino. Carmela quando si alza alla fine della seduta mi dice che si sente come più leggere, più in asse.

E la causa del dolore al ginocchio improvviso? Il movimento lo ha acutizzato, ma dopo la prima seduta Carmela ritorna al lavoro e avverte un forte fastidio stando seduta e mi chiama. Abbiamo capito il problema. Vale a dire che il tipo di sedia sulla quale passa buona parte della giornata non è conforme alla sua ossatura. Il datore di lavoro procede nell’immediato alla sostituzione della sedia.

Con Carmela procediamo con altre due sedute dove rieduchiamo bacino, ginocchio, ma anche cranio e colonna vertebrale a un nuovo funzionamento. Il dolore al ginocchio è andato via, e Carmela ha ripreso a camminare con la figlia con un corpo ora pronto alla stagione più calda.

Ma come dico sempre non è magia. È osteopatia.

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