Solo negli ultimi anni parlare di stipsi e fastidio del pavimento pelvico è stato (finalmente!) introdotto come argomento di cui non vergognarsi, anzi una di quelle cose con cui ritrovarsi a parlarne in famiglia o con gli amici, lasciandosi consigliare con chi ha trovato una soluzione.

È con questo passaparola che conosco Alice: ha 24 anni e mi racconta di soffrire a suo dire da sempre di stipsi.

La stitichezza o stipsi è la difficile o infrequente delle feci, con quella sensazione costante di incompleto svuotamento intestinale. Ne consegue un fastidio – o dolore fisico – fisico che si ripercuote anche sull’umore.

È quello che racconta Alice. La relazione di coppia ma anche il rapporto con la famiglia e gli amici soffre di questa situazione imbarazzante. “E’ come se mi sentissi con dei mattoni nella pancia. Faccio fatica a fare tante cose”. Su sua iniziativa, senza il consulto di un medico specialista, ha tolto completamente dalla dieta i latticini. “Avevo l’impressione che potesse essere quello a darmi fastidio”, spiega la ragazza. Ogni tanto, presa dalla disperazione, Alice ricorre a dei lassativi che ha comprato in autonomia in farmacia.

È un chiaro caso di stipsi cronica, ovvero un caso che va avanti da almeno tre mesi con evacuazioni inferiori a tre a settimana. Durante il nostro primo incontro racconta infatti di avere spesso male alla parte bassa della schiena, ma Alice associa questo fastidio alla posizione che assume per diverse ore al giorno. Lavora infatti come impiegata in un piccolo studio e trascorre buona parte del suo tempo seduta.

Beve poco e non fa attività fisica. Non è sovrappeso: “Per questo non ho mai fatto sport – racconta Alice -, non ne ho mai sentito il bisogno. Sono sempre stata di costituzione magra”.

Il mio intervento in questo caso ha visto una triplice azione: il mio lavoro da osteopata, con una concentrazione sulle viscere addominali per ridurre le tensioni di quell’area, estendendomi al resto del corpo, ultime vertebre della schiena comprese. Ma non solo: il consiglio a iniziare un percorso con una dietista che le ha consigliato un menu variegato e davvero corrispettivo alle sue esigenze alimentari.

E l’inizio di un’attività sportiva. Alice a questo proposito non aveva la disponibilità economica per un corso sportivo, ma ha capito quanto lo sport non serva solo “a dimagrire”, ma abbia una funzione fisica e psicologica per tutto il corpo. È stata proprio Alice a organizzare un gruppo di camminata con alcune colleghe all’uscita dal lavoro. 

Alice ha finito proprio in questi giorni il suo ciclo di sedute con me ma ha chiesto di poter continuare a venire ogni tanto, “quando sembra che tutto potrebbe ritornare a bloccarsi” mi ha riferito. Ha superato le difficoltà di coppia e con la famiglia. “Sembra così strano pensare che un aspetto che sembra meno importante rispetto a tutto il resto, potesse bloccarmi così tanto anche nella vita”, spiega Alice.

Come dico sempre: non è magia. È osteopatia.