Giancarlo ha 47 anni e si presenta da me in studio con un forte e continuo male alla spalla destra che dura da circa quattro mesi. Su consiglio del medico di base ha già fatto risonanza magnetica e radiografia: nessuno scompenso da segnalare.

Non ricorda neppure di essere caduto o di aver preso una botta. Non pratica sport, fa l’impiegato e passa otto ore al giorno mediamente davanti a un pc. Nella descrizione della sua giornata tipo Giancarlo aggiunge un’altra ora fissa: quella necessaria tra andata e ritorno, mentre guida la macchina per gli spostamenti casa-lavoro.

Riepilogando: nessun trauma. Nessun sovraccarico. Eppure, Giancarlo avverte un dolore talmente forte da non riuscire a dormire la notte.

Quello di Giancarlo è il classico caso di riflesso somato-viscerale: un dolore che si avverte nel corpo che però è da attribuire alla disfunzione di un organo. Le varie parti del corpo umano lavorano sempre in stretta relazione l’una con le altre. Questo le rende un’unica unità funzionale, e se una parte di esse ha una restrizione di mobilità questa si rifletterà su tutte le altre.

Un esempio che spiega bene perché i trattamenti come sempre in osteopatia non si concentrano solo sulla parte del corpo in cui localizziamo il problema. Per questo motivo il dolore alla spalla di Giancarlo era solo la punta dell’iceberg. Già dalla prima visita noto infatti un movimento ridotto anche all’altezza della clavicola, del polso e del gomito destri. I motivi del dolore sono anche chiari da capire: con radiografia e risonanza negative, il fastidio alla spalla destra di Giancarlo è da ricondurre al prolungato affaticamento della parte destra del corpo. Immaginiamo la scena: quando Giancarlo muove il mouse del pc, quando guida, quando risponde al telefono. A fine giornata, ogni giorno si tratta di tante ore con una parte del corpo sempre in tensione.

Il percorso con Giancarlo è durato in tutto quattro sedute, durante le quali sono andato a lavorare sull’interezza della persona facendogli ritrovare un riequilibrio globale oltre che risolvere la sua disfunzione somatica. Giancarlo racconta di non sentire più dolore e che finalmente è ritornato a poter dormire la notte.

Ma non è magia. È osteopatia.

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