Gonfiore addominale, può aiutarmi l’osteopatia? La risposta non riesco a tenerla per cui devo dirla subito: si. L’osteopatia può aiutare a combattere il gonfiore  addominale.

Vale a dire l’accumulo di gas nello stomaco o nell’intestino. Quella sensazione da “pancia gonfia” che non ti fa capire se ti senti così perché hai mangiato troppo, hai mangiato male o hai accumulato troppo stress. Possono essere tanti i motivi per cui ci svegliamo con la sensazione di gonfiore. Può essere perché facciamo fatica a digerire o perché mangiamo troppo in fretta. Perché siamo in fase premestruale o in menopausa. O ancora, può essere per cause più gravi, dalle intolleranze alimentari o ad altri quadri clinici da monitorare. E solitamente cosa facciamo quando abbiamo la pancia gonfia? Ce la teniamo, insieme al fastidio che può provocare (diarrea, stipsi, meteorismo, alitosi), anche perché non è una sensazione che viviamo sempre a ogni ora del giorno o della notte. A volte c’è, a volte la gestiamo meglio, altre volte ancora arriviamo anche a limitare alcune azioni della nostra vita quotidiana. Chi soffre di gonfiore addominale sa infatti che può arrivare a decidere di non uscire in determinati orari, a non mangiare fuori perché altrimenti si ha paura di dover correre in bagno. O, cosa più facile, ricorrere ai farmaci per cercare di contenere il fastidio e i sintomi. Anche il nostro umore ne risente.

Eppure una risposta facile, naturale ed efficace c’è: l’osteopatia. I pazienti che arrivano solitamente da me in studio per trattare disturbi collegati al gonfiore addominale rimangono stupiti. “Pensavo vi occupaste solo di ossa e muscoli”, è quello che mi sento dire. Eppure l’osteopatia punta al benessere del corpo in tutta la sua totalità. La manipolazione indiretta va ad agire anche sulle viscere, o organi interni. L’intervento di un osteopata è in grado quindi di riportare una mobilità interna corretta, di riequilibrare il sistema nervoso autonomo – processo digestivo compreso – e di aiutare a drenare i fluidi ematici e linfatici.

Come è possibile? Ragioniamo. La pancia non a caso viene definita il nostro “secondo cervello”. E sempre non a caso, in questa società che ci incita a lavorare e vivere anche il nostro tempo libero in tempi veloci e ritmi serrati, ecco che fa capolino lo stress. Oltre il 60% della popolazione – solo in Italia – soffre di disturbi a stomaco o intestino, con cause spesso di natura psicosomatica. Immaginiamo il tratto del colon: qui troviamo numerose terminazioni nervose altamente sensibili ai messaggi che arrivano dalla nostra psiche.

Chi soffre di gonfiore addominale sa bene questo cosa voglia dire: una eccessiva tensione negativa dal mondo esterno può portarci a contrarre la muscolatura addominale. Tradotto nella vita di tutti i giorni: stitichezza, diarrea, gonfiore addominale, sindrome del colon irritabile, meteorismo, crampi e spasmi. Il nostro malessere emotivo arriva a far lavorare male anche lo stomaco, poiché provoca una eccessiva produzione di acidi che alterano la flora batterica, con difficoltà e lentezza nella digestione, sonnolenza e nausea.

L’osteopata però come fa? Ovviamente non è in grado di fermare lo stress e gli stimoli che arrivano dal mondo esterno ma aiuta nella gestione dello stress, intervenendo con tecniche sempre molto dolci. Centrale nel risolvere disturbi di gonfiore addominali è il diaframma, il muscolo centrale inspiratorio che separa la cavità toracica da quella addominale. Ogni respiro infatti comporta un’azione diretta verso gli organi vicini, tra addome e cassa toracica. Insieme, l’osteopata aiuta a ridare vitalità agli organi stessi e a eliminare sostanze di scarto. La biodinamica è particolarmente indicata per chi soffre di

nausea

reflusso gastroesofageo

stitichezza

gonfiore addominale.

Lo continuo a dire. Non è magia, è osteopatia.

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